AREA 

INTERCULTURA

PREVENZIONE DISAGIO

a. s. 2005/2006                   ins. Referente ASCHERI

 

1-Progetto Intercultura

 

La presenza concreta e sempre più numerosa di alunni stranieri è una degli aspetti più rilevanti con la quale la scuola è chiamata a confrontarsi. Ciò vuol dire accettare la nuova sfida che la nostra società ci pone di fronte e prendersi l’impegno di dare una risposta concreta agli interrogativi e ai bisogni che manifestano i nuovi bambini.

Il progetto si propone di sviluppare nei bambini stranieri appena arrivati nel nostro Paese una conoscenza della lingua italiana, che permetta loro di inserirsi nel proprio gruppo classe e di potenziare le abilità e le competenze linguistiche degli alunni già inseriti negli anni precedenti.

È importante non dimenticare la problematica dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri, che è un processo lento e discontinuo e che comporta la necessità di garantire ad ogni bambino quelle condizioni che gli consentono di sentirsi a proprio agio nell’ambiente scolastico.

 

DESTINATARI

Alunni di origine straniera neoarrivati e alunni stranieri già inseriti nel percorso di scolarizzazione italiano.

 

SITUAZIONE DI PARTENZA

Presso il 2° Circolo Didattico di Taggia, all’inizio dell’anno scolastico , sono presenti 39 alunni stranieri nei 4 plessi della scuola elementare e 4 alunni nella scuola dell’infanzia.

La zona di provenienza di questi alunni è per la maggior parte il Marocco, a seguire l’Albania, Croazia, Romania, Turchia, Tunisia, Iran…

 

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO

Incentivare modelli educativi e culturali volti a realizzare il diritto di uguaglianza e il riconoscimento della diversità, intesa come valore e come risorsa;

impegnarsi nelle trasformazioni che le migrazioni impongono alla scuola.

 

FINALITA’

Favorire l’accoglienza e l’inserimento degli alunni di culture diverse nel rispetto delle loro identità;

porre gli alunni neo arrivati in condizione di comunicare in italiano, mantenendo la lingua d’origine, lingua degli affetti e dei ricordi;

offrire un sostegno linguistico agli alunni non italofoni già inseriti;

prevenire l’insorgere di forme di disagio;

possedere  del lessico disciplinare fondamentale e delle abilità operative in vari ambiti disciplinari.

 

METODOLOGIA

L’approccio metodologico è quello di tipo funzionale comunicativo (presentarsi, richiamare l’attenzione, chiedere e denominare oggetti e azioni, rispondere a richieste e comandi).

A livello pratico la strategia è quella dell’imparare facendo, mentre per l’apprendimento delle abilità linguistiche si privilegia l’approccio induttivo

 

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto è rivolto a due diverse tipologie di alunni, quelli neoarrivati e quelli già inseriti nei precedenti anni.

Per il 1° gruppo sono state individuate la fase dell’accoglienza e quella dell’alfabetizzazione iniziale a cui faranno seguito delle attività volte all’acquisizione delle strumentalità di base per sviluppare l’italiano L2, utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione in generale.

Per il 2° gruppo si attueranno interventi individualizzati o in piccolo gruppo per migliorare le capacità linguistico-espressive .

 

SOGGETTI IMPLICATI

I docenti e gli alunni.

 

Il progetto intercultura vuole rappresentare  un’opportunità di formazione non solo per gli alunni stranieri, ma anche per gli altri, proponendo dei percorsi sui temi dell’incontro di culture diverse e dell’ed. alla mondialità. Per l’attuazione di tali percorsi si chiederà la collaborazione delle associazioni “no profit†presenti sul territorio (Caritas, Il mappamondo, Assefa, Mercato equo e solidale),attraverso collaboratori esterni qualificati.