Gli obiettivi complessivi del
servizio
Nell'erogazione del
servizio tutti gli operatori del circolo didattico
di Taggia II fanno riferimento in primo luogo al
diritto inviolabile dell'alunno a ricevere
un'educazione e una istruzione adeguate alle
esigenze del contesto sociale e culturale e alla
dimensione Europea in cui vivono. L'offerta
educativa e formativa tiene conto delle esigenze e
delle necessitàdel singolo alunno nel rispetto dei
ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno. In ogni
scuola dell'infanzia ed primaria del circolo la
pratica educativa fa riferimento ai seguenti
criteri:
·
rispetto della unitàpsico-fisica del bambino
nella scuola di base
la formazione deve tendere ad uno sviluppo integrale
e armonico della persona, mirando tanto agli aspetti
cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e
relazionali
·
centralitàeducativa della corporeitÃÂ
del bambino
il bambino entra in
relazione con il mondo attraverso il corpo; il
corpo, a sua volta, è un potente mezzo di
espressione e di comunicazione
·
atteggiamento di ricerca
la cultura e la
scienza moderne concordano ampiamente sul fatto che
in nessun campo è possibile scoprire una veritÃÂ
sicura e assoluta; la scuola non è depositaria della
VERITA', ma può e deve fornire ai ragazzi gli
strumenti per costruirsi una propria interpretazione
del mondo e della realtàda mettere costantemente a
confronto con l'interpretazione degli altri;
attraverso la ricerca continua si evidenziano e si
continuano a determinare tappe e metodologie
necessarie per fare in modo che il progetto d’
Istituto, sull’ individuazione di competenze sempre
in divenire, permetta un collegamento delle
discipline tra loro al fine di raggiungere la
costruzione di un sapere stabile, duraturo, ma in
grado di continua evoluzione per affrontare le
incertezze della nostra società.
·
educazione all'impegno e al senso di responsabilitÃÂ
ciascuno di noi può e
deve "progettare" la propria esistenza nella massima
libertàpossibile ma anche con il massimo rispetto
per se stesso e per gli altri e ciò potràattuarsi
attraverso lo sviluppo dei quattro principi di J.
Delors: conoscenza di sé, conoscenza per fare,
conoscenza per stare con gli altri, conoscenza di
non conoscere.
· promozione
della cooperazione
il gruppo-classe e la
comunitàscolastica rappresentano due luoghi
fondamentali per la crescita dei ragazzi; la
discussione e il confronto fra pari sono strumenti
che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e
affettivo, ma anche quello cognitivo; la
cooperazione anche fra gruppi, classi e scuole
diverse è uno strumento per consolidare e
condividere conoscenze ed esperienze.
Le attivitàeducative
e di insegnamento sono finalizzate in ogni caso a
garantire a tutti le opportunitàformative
necessarie per poter raggiungere risultati finali
coerenti con il progetto educativo messo a punto
dalla scuola. Ciò significa che nelle scuole del
circolo si opera per favorire il recupero dello
svantaggio socio-culturale e delle difficoltÃÂ
individuali, attenendosi al principio educativo che
la proposta formativa deve essere differenziata e
proporzionale alle difficoltàe alle esigenze di
ciascuno.
I fattori di
qualitàdel servizio scolastico
Noi riteniamo che
siano indicatori di un buon modo di fare scuola:
·
l’
adozione di un curricolo che definisca in maniera
coerente, dall’ ingresso nella scuola dell’ infanzia
al termine della scuola primaria, le linee
didattico-educative e costituisca un modello per la
programmazione collegiale dei docenti
·
la collaborazione di
tutto il personale (docente, amministrativo e
ausiliario)
nella gestione dei problemi organizzativi della
scuola
·
il
lavoro collegiale degli insegnanti
·
l'attenzione al tema
della continuitÃÂ
·
l’attenzione alla
"diversità"
·
l’attivazione di percorsi
interculturali
·
l'individualizzazione di percorsi metodologici per
la costruzione di unitàdi apprendimento
·
l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e
definiti collegialmente
·
la
disponibilitàdegli insegnanti a intendere la
valutazione come una operazione finalizzata alla
correzione dell'intervento didattico più che alla
espressione di giudizi nei confronti degli alunni
·
la
flessibilitàorganizzativa
·
l’utilizzazione razionale
degli spazi educativi
·
il
rapporto costante fra insegnanti e famiglie
·
la
disponibilitàdegli insegnanti alla sperimentazione,
alla innovazione didattica e all'aggiornamento
professionale
I
criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie
assegnate alla scuola dallo Stato
e per il reperimento di ulteriori risorse
I fondi che il
Ministero dell’Istruzione assegna all'Istituzione
scolastica vengono utilizzati con la massima
tempestivitàpossibile:
·
per
realizzare i progetti specifici ai quali sono
destinati, secondo quanto indicato nei piani di
previsione allegati ai progetti stessi
·
per
garantire il normale funzionamento amministrativo
generale
·
per
garantire il funzionamento didattico ordinario di
tutte le scuole del circolo
I fondi vengono
distribuiti fra le scuole circolo con criteri
proporzionali che tengono conto sia del numero delle
classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo
alla presenza di alunni stranieri e di alunni con
handicap e salvaguardando comunque la necessitàdi
assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi
sufficienti per il funzionamento ordinario.
L'istituzione
scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse
mediante la presentazione di specifici progetti a:
·
Enti
Locali afferenti, allo scopo di integrare le
dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e
progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni
·
Enti
sovracomunali (Provincia e Regione) per iniziative
che riguardano un più vasto ambito territoriale
·
soggetti
privati, anche sotto forma di sponsorizzazione,
interessati e/o disponibili a collaborare con la
scuola per la promozione di attivitàculturali
rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti
Ulteriori risorse
possono essere reperite mediante la stipula di
appositi accordi e/o convenzioni con soggetti
pubblici e privati che prevedono l'erogazione di
servizi da parte dell'istituzione scolastica: in tal
caso l'accordo/convenzione può prevedere che parte
dei finanziamenti siano utilizzati per compensare
prestazioni del personale docente ed amministrativo
che eccedano i normali obblighi di servizio.
Le famiglie degli
alunni possono contribuire alla copertura
finanziaria delle spese connesse alla realizzazione
del Piano dell'offerta formativa, in particolare per
quanto attiene:
·
gite
scolastiche e visite didattiche
·
trasporti
·
attivitÃÂ
sportive e corsi di nuoto
·
attivitÃÂ
teatrali
·
altre
attivitàdi arricchimento del curricolo (laboratori
musicali, concerti, ecc…)
·
attivitÃÂ
progettuali che richiedano un consistente impiego di
risorse finanziarie
In ogni caso le quote
poste a carico delle famiglie devono essere di
importo modesto e non devono costituire motivo di
esclusione dalle attivitàprogrammate.
Monitoraggio e
aggiornamento del Piano dell'offerta formativa
Nel corso degli anni il Piano sarÃÂ
via via aggiornato ed integrato anche mediante
apposite "consultazioni" che coinvolgeranno:
·
i
collegi dei docenti
·
il
consiglio di circolo
·
i
consigli di interclasse o di intersezione dei
singoli plessi
·
le
commissioni di lavoro dei docenti ( gruppo
ricerca-azione-gruppo H - commissione sulla
continuità- staff dei coordinatori della
programmazione - ecc...)
·
i
rappresentanti dei genitori
·
i
rappresentanti degli Enti Locali e delle
Associazioni
Il Piano verràcontrollato e aggiornato anche in
relazione ad una periodica valutazione degli esiti
formativi realizzata mediante strumenti
diversificati:
·
autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle
attivitÃÂ
· analisi
collegiale degli esiti di apprendimento condotta
sulla base di strumentazione oggettiva utilizzata in
tutte le classi elementari e con i bambini
dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia
·
analisi
della congruenza fra obiettivi del progetto e
risultati raggiunti da svolgersi in sede di collegio
dei docenti e di consiglio di circolo per gli
aspetti di rispettiva competenza
·
incontri
con esperti allo scopo di controllare e regolare i
processi in atto
·
esiti
delle indagini condotte dall’Invalsi
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