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Direzione Didattica:   
"Taggia 2° Circolo"        
Dirigente Scolastico:
Dott. Annina Elena
Via Giovanni XXIII
18011 Arma di Taggia - IM
tel. e fax 0184/43049

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L'integrazione degli alunni in situazione di handicap

 

L'inserimento degli alunni in situazione di handicap nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.

Nella assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni in situazione di handicap.

Per ciascun alunno in situazione di handicap si predispone un apposito "piano educativo individualizzato".

Per i bambini la cui comunicazione è assente o disturbata il Piano individualizzato può prevedere anche attività abilitative che includano l’utilizzo della “Comunicazione Facilitataâ€, strategia che, grazie all’acquisizione di tecniche e meccanismi facilitati dal supporto fisico ed emotivo dell’insegnante, consente di creare canali di comunicazione alternativi per superare le disabilità del soggetto; tale modalità di intervento garantisce a ciascuno la possibilità di affermare il proprio sé di incrementare il bisogno di condivisione e di relazione, presupposto indispensabile per  ogni sviluppo affettivo e cognitivo.

Per favorire l'integrazione la scuola si avvale di insegnanti statali  specializzati (i cosiddetti docenti "di sostegno") e dei collaboratori scolastici (bidelli.

La scuola, in collaborazione con i Servizi di NeuroPsichiatria Infantile del territorio, segnala le necessità di assistenza specialistica agli Enti Locali che, a loro volta, forniscono il personale necessario.

In ogni caso le attività di integrazione e il conseguente intervento degli operatori riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno con handicap; le attività di tipo individuale sono previste nel piano educativo.

Nel circolo funziona un apposito gruppo di lavoro formato dai docenti delle classi e da quelli di sostegno coinvolti nelle attività di integrazione che si riunisce periodicamente sia in seduta planaria sia in sottogruppi tecnici con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento.

Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal circolo o dagli Enti Locali e dal Ministero dell’Istruzione nell'ambito della legge n. 104/92.

Iniziative per superare situazioni di svantaggio

Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o, almeno, contenuto al fine di non compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione dell'alunno.

Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari ed  ambientali deprivate. Tale possibilità deve essere affidata a strategie operative  accuratamente elaborate e definite.

L'intervento dovrebbe essere rivolto agli alunni partendo dal presupposto che la valorizzazione mirata delle risorse  che la scuola, come sistema socio-culturale, può offrire, permette di ridurre le problematiche e di lavorare in un'ottica processuale più ampia.

Tutto ciò dovrebbe agevolare l'emergere nei bambini di una loro "disponibilità ad apprendere" nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, e prevenire fenomeni di insuccesso, mortalità scolastica ed eccessive  future diseguaglianze sul piano sociale.

Si rende quindi necessario poter articolare l'attività scolastica in modo che siano accettate e valorizzate le diversità per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo.

Per conoscere l’esatta dimensione del fenomeno nei suoi  aspetti qualitativi e quantitativi, la scuola svolgerà un’apposita indagine conoscitiva nel corso dell’anno scolastico.

Per affrontare e superare lo svantaggio la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile e ricorre a metodologie pluralistiche favorendo l’uso di più linguaggi e promovendo la partecipazione di tutti i bambini a laboratori, attività teatrali, corsi di nuoto, gite, uscite sul territorio e visite guidate.

Integrazione degli alunni stranieri

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, il Circolo didattico di Taggia II si impegna a realizzare iniziative volte a:

·      creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo-autoctono, la percezione di sé come minoranza

·      facilitare l'apprendimento linguistico

·      inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari

·      attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali

La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una risorsa importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione di valori universali, quali la  tolleranza e la solidarietà.

L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica o in casi particolari , opportunamente valutata, si può inserire il bambino in una classe inferiore.

In considerazione del progressivo e costante aumento del numero di alunni stranieri iscritti nelle scuole del circolo a partire dall’anno in corso è istituito un apposito gruppo di lavoro coordinato dalla figura strumentale per il superamento del disagio, con lo scopo di predisporre interventi didattici comuni e di creare anche apposite dotazioni di sussidi e materiali.

I criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica

e gli Enti locali territoriali

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:

·      promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti con handicap, operatori in servizio civile, ecc…)

·      promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale (collaboratori scolastici)  per una gestione razionale ed efficace in via prioritaria dei servizi di assistenza agli alunni in situazione di handicap e in via subordinata dei servizi di refezione scolastica

·      realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole

·      promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive  e culturali di interesse generale

Criteri e modalità di raccordo/collaborazione
con organismi associativi (pubblici e privati)
che sul territorio operano nel settore educativo e culturale

L'Istituzione Scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali e in particolare con quelle sportive del territorio allo scopo di:

·      mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee-guida indicate nel presente Piano;

·      valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle Associazioni;

·      valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo.

I criteri e le modalità di attuazione per la stipula di accordi e/o intese con altre istituzioni scolastiche e formative del territorio

Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa l'Istituzione Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio.

Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:

·      promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica

·      promuovere scambi e incontri fra le scolaresche

·      realizzare progetti didattici comuni

Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei progetti.

L'ipotesi di lavoro prevede la promozione di attività di:

·      ricerca-azione sulla organizzazione scolastica

Organizzazione dell'intervento formativo

 In un'ottica di formazione globale è fondamentale l'elaborazione di un progetto che espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera, sia delle risorse disponibili.

Esso comprende

¨      un curricolo dai tre agli undici anni;

¨      una programmazione didattica generale che tiene conto delle Indicazioni Nazionali;  

¨      l'analisi della situazione iniziale con la valutazione delle competenze possedute dagli alunni;

¨      la definizione collegiale a classi parallele delle capacità che si intendono promuovere e dei percorsi formativi realistici da attuare per conseguirle;

¨      l’attivazione di programmi di consolidamento e recupero.

La programmazione dell'intervento educativo tiene conto in primo luogo delle esigenze formative degli alunni

nella scuola dell’ infanzia attengono principalmente i seguenti bisogni:

·         rafforzamento dell'identità personale, corporea, intellettuale, psicodinamica attraverso anche all’ educazione alla cittadinanza

·         conquista della propria autonomia intesa come capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti diversi

·         sviluppo e consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive

·         sviluppo della capacità di riorganizzazione dell’esperienza , di esplorazione e dì ricostruzione della realtà

·         contatto con una seconda lingua già dall’ultimo anno di scuola materna.

·         Contatto con il mondo multimediale

nella scuola primaria fanno riferimento alla necessità di:

·      sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati

·      disporre di momenti specifici per l'attività individualizzata e di recupero

·      integrare il curricolo tradizionale con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati

·      disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all'attività fisica, motoria e sportiva

·      una conoscenza adeguata del territorio delle sue opportunità e dei suoi problemi

·      acquisire la capacità di compiere consapevolmente scelte personali

Il Curricolo progettato dal Circolo distribuisce le attività previste nell’arco di tutti gli anni di scolarità e definisce un’offerta formativa stabile e certa.

Il curricolo è composto da una parte che fa stretto riferimento ai programmi ministeriali e che viene integrata da una serie di argomenti che questa scuola considera fondamentali per lo sviluppo individuale e per l’educazione morale e sociale.

Per quanto riguarda gli argomenti attraverso i quali si realizza l’acquisizione delle competenze fondamentali, la proposta formativa viene così articolata:

             Macro   area

        Tematiche

IO E L’ALTRO   (rispetto e conoscenze di altre culture rispetto alla propria)

-           COMENIUS

-           GEMELLAGGI

-           INTERCULTURA come L2 e come laboratorio linguistico per alunni stranieri

IO E LE COSE

-           EDUCAZIONE ALLA SALUTE (alimentare, approccio all’arte ecc)

-           EDUCAZIONE AFFETTIVA 

(educazione teatrale……)

-           SPORT

-           ED ALLA SICUREZZA

IO E IL MIO MONDO

-           ED AMBIENTALE

-           SeT

-           ED ALLA LEGALITA’

-           ORIENTAMENTO

Per supportare l’insegnamento e l’apprendimento vengono messe a disposizione strutture di supporto il cui miglioramento e sviluppo è uno degli obiettivi prioritari di questa istituzione:

 

MULTIMEDIALITA’ E BIBLIOTECA sono da considerarsi strutture di supporto all’apprendimento

 

 

Il progetto PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA e per il RECUPERO  DEGLI APPRENDIMENTI è una struttura di supporto all’insegnamento ed all’apprendimento per garantire le pari opportunità

 

 

PROGETTAZIONE CURRICOLARE DI CIRCOLO e SISTEMA DI VALUTAZIONE DI CIRCOLO sono strutture di supporto all’ insegnamento

 

 

Organizzazione delle attività didattiche

Programmazione:

La programmazione viene realizzata secondo le seguenti linee operative di massima:

Scuola dell’ Infanzia

 Il piano si formalizza all’inizio dell’anno scolastico con l’elaborazione della Programmazione Didattica da parte del collegio dei docenti che contiene scelte didattiche ed organizzative determinate da una valutazione iniziale formulata attraverso l’osservazione sistematica dei bambini e scelte metodologiche motivate dal monitoraggio delle risorse umane e materiali esistenti al fine di conseguire obiettivi didattici specifici .

La Programmazione , che è un documento flessibile e dinamico , viene  verificata e aggiornata periodicamente   per meglio considerare l’ educazione personale,  ogni necessità emergente o nuove risorse utilizzabili .

 Scuola primaria

tutti gli insegnanti del circolo programmano con cadenza settimanale tutti i lunedì:

-          a classi parallele di Circolo periodicamente per programmare unità di apprendimento e valutare gli apprendimenti.

Tutti gli insegnanti di scuola dell’infanzia e della scuola primaria individuano unità di apprendimento ed eventuali percorsi personalizzati degli alunni.

Organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia

La Scuola dell’infanzia si qualifica come luogo privilegiato di apprendimento e si pone come finalità la maturazione dell’identità, lo sviluppo di competenze e la conquista dell’autonomia .

Le insegnanti della scuola dell’infanzia programmano con cadenza quindicinale in aggiunta  all’orario di servizio e per circa 20 ore all’inizio dell’anno per la formulazione del piano annuale.

-          Le attività didattiche si sviluppano attraverso "CAMPI D’ESPERIENZA" che vengono organizzati in modo da rendere più efficace il progetto educativo che deve rispondere alle caratteristiche emotive e cognitive dei bambini ai quali è rivolto, in relazione ai loro interessi, ai loro ritmi e ai loro stili di apprendimento.

-          La Scuola dell’ infanzia è organizzata in sezioni che funzionano dalle ore 8.00 alle ore 16.30 . La compresenza delle insegnanti consente l’ottimizzazione dell’intervento didattico, permettendo la formazione di gruppi omogenei  per età e la possibilità di lavorare per classi parallele .

-          Il metodo utilizzato è quello della ricerca – azione, che consiste nel permettere al bambino di compiere in prima persona esperienze significative in cui egli è soggetto dei suoi apprendimenti.

   Le attività fondamentali sono:

¨      Le Attività Motorie, che permettono al bambino di conoscere il proprio corpo ed utilizzare schemi motori sempre più finalizzati e costruire il concetto di identità

¨      Il Gioco, sia spontaneo che organizzato con regole, che costituisce sia il modo con cui vengono proposte le attività didattiche che una modalità di scoperta ed esplorazione. Un’attenzione particolare viene rivolta ai giochi tradizionali per il loro valore storico e culturale.

¨      Le Favole, sia tradizionali che moderne, italiane o straniere, per la loro affinità al mondo interpersonale del bambino, per   i contenuti che riescono a trasmettere.

¨      Il Linguaggio verbale ed i metalinguaggi, intesi come utilizzo e produzione dei sistemi simbolico – culturali tipici della cultura di appartenenza

¨      Uscite programmate finalizzate all’esplorazione ed alla conoscenza dell’ambiente in cui il bambino vive con particolare attenzione ai temi ecologici

¨      L’Integrazione di soggetti portatori di handicap e recupero e consolidamento degli apprendimenti in soggetti in difficoltà attraverso interventi individualizzati tesi a ridurre lo svantaggio.

¨      La Continuità con la Scuola Elementare, per cui una commissione nominata dal Collegio dei Docenti pianifica il raccordo pedagogico – curricolare ed organizzativo con la scuola dell’obbligo.

¨      L’insegnamento della Lingua Inglese per i bambini che frequentano l’ultimo anno.

Organizzazione delle attività didattiche nella scuola primaria
Le attività  svolte nella Scuola Primaria  hanno come finalità  la crescita educativa di tutti gli alunni,, il favorire  i processi di costruzione dell’autonomia, la valorizzazione della pluralità delle intelligenze, la  stimolazione delle potenzialità di ciascun bambino.

Gli insegnanti dedicano alla programmazione due ore alla settimana al di fuori dell’attività didattica e cioè in totale 66 ore l’anno a cui si aggiungono circa 20 ore di programmazione prima dell’inizio delle lezioni a settembre.

 

 

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