Nel Circolo sono
presenti due tipologie organizzative:
tipologia |
Plessi : |
Organizzazione |
TEMPO
INTEGRATO |
Arma di Taggia,
Riva Ligure.
Santo Stefano
al Mare
ore 8,30
-16,30 |
Team di
docenti ( normalmente 2 ins di classe, con
interventi di: ins. di Lingua inglese , ins
di Religione, ins di sostegno) inseriti in
una o più classi, per lavoro a gruppi
classe, a gruppi di livello o per percorsi
individualizzati.
A causa del
dimensionamento in molte classi si
effettuano moduli di 30 ore + 10 con
l’intervento di un numero maggiore di
insegnanti.
Diversificazione del lavoro scolastico con
uso di laboratori e l’organizzazione di
attivitàdi recupero e potenziamento |
Modulo |
Pompeiana:
dalle 8.25
alle 16.45 al lunedì, martedì e giovedì,
dalle 8.25
alle 12.45 al mercoledì e venerdì
|
FlessibilitÃÂ
del gruppo docente(4 insegnanti su tre
classi) nel lavorare a classi aperte, per
piccoli e grandi gruppi, per percorsi
individualizzati: scambi con altre classi in
verticale
Diversificazione del lavoro scolastico con
uso di laboratori e l’organizzazione di
attivitàdi recupero e potenziamento |
In entrambe le
tipologie vengono garantite 30 ore di attivitÃÂ
didattica
Nella realizzazione
delle attivitàdidattiche è previsto, possibilmente
che venga dedicato del tempo, durante le ore di
compresenza, alla attuazione di percorsi didattici
compensativi e di recupero a piccoli gruppi di
alunni anche di classi diverse per dare a tutti gli
alunni le stesse opportunitàdi apprendimento.
Saranno organizzate attivitàdi
insegnamento/recupero per gli alunni in situazioni
di difficoltàe disagio attraverso ore aggiuntive
attraverso la contrattazione con le RSU .
Le attivitàdidattiche
sono organizzate in modo da riservare a ciascuna
disciplina di insegnamento un tempo adeguato anche
in relazione alla classe di riferimento.
Ore
settimanali di attivitàdidattica |
30 |
N°
convenzionale di settimane per anno
scolastico |
33 |
Totale ore di
attivitàdidattica |
990 |
Gli ambiti
d’insegnamento
Ambiti |
Discipline |
Linguistico
espressivo |
1. Lingua
italiana
2.
Educazione all’immagine
3. Lingua
straniera
4.
Educazione motoria
5.
Educazione musicale |
Matematico
scientifico
Tecnologico
scientifico |
1.
Logica
2.
Matematica
1.
Probabilitàe
statistica
2.
Informatica
3.
Scienze |
Antropologico
|
1.
Storia
2.
Geografia
3.
Convivenza
Ciuvile
|
Le discipline sono
suddivise tra gli insegnanti secondo le competenze e
delle attitudini possedute, nella programmazione si
fa però sempre riferimento all’ambito.
Nell’organizzazione del lavoro il curricolo, che
adatta alla realtàscolastica i programmi
ministeriali, è affiancato ed integrato da tematiche
unificanti che ogni insegnante, in base alle proprie
competenze svilupperàattraverso attivitÃÂ
diversificate adeguate agli alunni. Alcune tematiche
sono individuate come percorsi educativi e culturali
che tutti gli alunni nel ciclo elementare devono
compiere, sia per quanto riguarda la conoscenza dei
temi trattati, sia per sviluppare sensibilitàe
valori che consideriamo fondamentali per il
benessere personale e sociale.
Lo svolgimento di alcune è stato previsto come
illustra il prospetto sotto riportato:
Classe prima |
AttivitÃÂ
svolte in continuitàcon la scuola
dell’infanzia |
Classe
seconda |
Approfondimento della conoscenza del proprio
territorio |
Classe terza |
Potenziamento
delle competenze in educazione stradale |
Classe quarta |
Potenziamento
delle competenze in educazione ambientale |
Classe quinta |
Attivitàdi
continuitàcon la scuola media (Progetto
Archimede: educazione alle scelte
consapevoli) e con la scuola dell’infanzia. |
Continuitàfra
scuola e famiglie
Una scuola che si
propone come servizio pubblico non può prescindere
dall'identificare la propria utenza, dal
rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i
diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le
proposte.
La famiglia entra
nella scuola quale rappresentante dei bambini e come
tale partecipa al contratto educativo condividendone
responsabilitàe impegni nel rispetto reciproco di
competenze e ruoli.
E'
compito dell'istituzione scolastica:
·
formulare le proposte educative e didattiche,
·
fornire
in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili,
·
valutare
l'efficacia delle proposte,
·
rendere
conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli
alunni e del loro progredire in ambito disciplinare
e sociale,
·
individuare le iniziative tese al sostegno e al
recupero dei soggetti in situazione di handicap,
svantaggio, disagio, difficoltà,
·
esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.
L'informazione deve
scorrere in canali e luoghi rinnovati.
Riteniamo che i
momenti assembleari rispondano alle esigenze di
dibattito, di proposizione, di confronto culturale.
Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un
valore comune e condiviso. La scuola si impegna a
facilitarne e diffonderne la pratica.
Ai colloqui
individuali si attribuisce una funzione primaria
per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie
all'elaborazione di un'immagine relazionale del
bambino al di fuori del contesto scolastico:
·
per
comunicare, in un clima disteso e nei modi più
accessibili, la situazione socio-affettiva e
conoscitiva del bambino;
·
per
costruire, con le famiglie, possibili itinerari per
il superamento delle difficoltà;
·
per
l'arricchimento dei campi esperienziali del bambino.
La comunicazione scuola/famiglia si realizza
nella scuola dell'infanzia secondo il
seguente programma.
Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle
attivitàin ciascuna scuola dell'infanzia si
svolgono specifiche riunioni per i nuovi iscritti e
successivamente incontri con tutti i genitori.
Per favorire e realizzare la continuitàeducativa
fra scuola e famiglia in ogni plesso verranno
programmate assemblee con tutti i genitori in giorni
e orari concordati preventivamente. Verràpresentato
il Portfolio delle competenze, per la cui stesura i
genitori avranno un ruolo di fondamentale
importanza.
Le insegnanti sono disponibili a colloqui
individuali durante l'anno scolastico qualora se ne
presenti la necessitào a seguito della richiesta
dei genitori.
Nella
scuola primaria
l’informazione alle famiglie sui livelli di
apprendimento e sul grado complessivo di maturazione
raggiunto dagli alunni saràgarantita anche mediante
·
colloqui
strutturati e adeguatamente calendarizzati con le
singole famiglie in occasione della consegna del
documento di valutazione (a conclusione del I
quadrimestre e al termine dell’anno scolastico);
·
due ore
di disponibilitàdi ciascun team docente verso la
metàdel primo e del secondo quadrimestre per
incontri a carattere informale e aperto con le
famiglie;
·
eventuali ulteriori colloqui individuali, su
richiesta delle famiglie, con il team docente o con
i singoli insegnanti. Verràpresentato il Portfolio
delle competenze che sperimentalmente verrÃÂ
compilato per gli alunni frequentanti le classi
prime terze e quinte.
La famiglia, chiamata
a stipulare questa sorta di patto educativo, si
impegna, per contro, a:
·
intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso
o di circolo che si ritenga necessario indire;
·
tenersi
informata e al corrente delle iniziative della
scuola;
·
discuterle e contribuire al loro arricchimento e
alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che
operativo;
·
sostenere i bambini nel mantenimento degli impegni
assunti a scuola;
·
partecipare ai colloqui individuali;
·
cooperare perchè a casa e a scuola il bambino
ritrovi atteggiamenti educativi analoghi (pur
consapevoli e rispettosi dell'assoluta specificitÃÂ
della relazione interparentale).
Per l’anno scolastico in corso le funzioni tutoriali
verranno attivate in modo graduale e flessibile
tenendo conto dei criteri a suo tempo formulati dal
collegio dei docenti.
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