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Direzione Didattica:   
"Taggia 2° Circolo"        
Dirigente Scolastico:
Dott. Annina Elena
Via Giovanni XXIII
18011 Arma di Taggia - IM
tel. e fax 0184/43049

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La programmazione dell'intervento formativo

 La programmazione delle attività didattiche ed educative dovrà tener conto di una novità significativa introdotta dalla legge di riforma della scuola: i programmi dell’ 85 sono stati sostituiti dalle “Indicazioni nazionali†che definiscono alcuni obiettivi obbligatori lasciando però ampio margine alle scuole nella concreta attuazione delle attività formative e didattiche.

La legge parla di “piani di studio personalizzatiâ€: ciò significa che i programmi dovranno essere adattati a ciascun alunno tenendo conto delle sue capacità, dei suoi ritmi e delle sue modalità di apprendimento oltre che dei suoi specifici interessi.

Il modello di programmazione finora utilizzato non può e non sarà stravolto, ma semmai corretto e migliorato  alla luce delle innovazioni introdotte con la legge n. 53 e in particolare con il decreto n. 59.

Il curricolo di scuola è stato pensato come un percorso unitario e coerente che accompagni il bambino dall’ ingresso nella scuola dell’ infanzia all’ uscita della scuola primaria, in vi vista anche degli obiettivi fissati nel PECUP da raggiungere al termine della scuola secondaria di 1° grado;su tali basi il collegio dei docenti ha articolato la programmazione suddividendola nei seguenti linguaggi/

Continuiamo infatti a ritenere che l’attività di  programmazione debba tendere all'elaborazione di un progetto che, in un'ottica di formazione globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili. 

La sua pianificazione prevede:

·      l'analisi della situazione iniziale;

·      la definizione

§         di obiettivi generali di tipo pedagogico

§         di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all'apprendimento dell'alunno

·      la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai bambini;

·      la selezione delle metodologie e delle strategie;

·      la ricerca di procedure di verifica e di valutazione.

Nella scuola dell’infanzia la programmazione dell'intervento educativo deve tenere conto in primo luogo delle esigenze formative degli alunni in quanto nella scuola dell'infanzia il bambino è soggetto attivo che interagisce con i pari, gli adulti e l'ambiente. Di conseguenza, le finalità educative sono in ordine a:

·                identità come rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico;

·                autonomia come progressiva conquista in contesti relazionali e normativi "diversi" della disponibilità a interagire con il diverso e il nuovo;

·                competenza come:

§ consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive;

§ produzione\interpretazione di messaggi, testi, situazioni;

§ capacità culturali e cognitive;

§ valorizzazione della intuizione, della immaginazione e della intelligenza creativa.

Nella scuola primaria le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di:

·      sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati per integrare il curricolo tradizionale con attività anche a carattere opzionale che promuovano la pratica di linguaggi diversificati (musicale - teatrale - ecc...);

·      disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all'attività fisica, motoria e sportiva;

·      disporre di momenti specifici per l'attività individualizzata e di recupero;

·      praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche;

·      apprendere le basi di una seconda lingua.

La programmazione dell'intervento didattico si realizza secondo le seguenti linee operative di massima

Scuola dell'infanzia

All'inizio di ciascun anno scolastico il collegio docenti elabora una programmazione educativa che contiene le scelte didattiche e organizzative, nonché i criteri di utilizzazione delle risorse.

Durante l'anno scolastico tale progetto è valutato con cadenza trimestrale dal collegio.

Scuola primaria

Tutti gli insegnanti del circolo programmano con cadenza settimanale; la programmazione didattica coinvolge i gruppi e i team di docenti operanti ai diversi livelli (classi, classi parallele, classi appartenenti allo stesso biennio, gruppi di progetto, plessi scolastici); all'interno di ogni gruppo è prevista la figura di un coordinatore; periodicamente i coordinatori della scuola primaria si incontrano per discutere le difficoltà rilevate in ogni gruppo al fine di uniformare modalità e strumenti della programmazione/valutazione.

Come si insegna

La formazione dovrà essere unitaria secondo il principio ologrammatico di E. Morin:â€Non solo la parte è nel tutto, ma il tutto è nella parteâ€

Tale processo educativo deve essere applicato in senso diacronico in quanto esso ha inizio con la vita: nulla è guadagnato una volta per tutte e nulla è mai perduto per sempre e in senso sincronico perché il tutto qualitativamente diverso è più della somma delle parti (competenze, educazioni, affettività….): in ogni parte vi è l’ espressione del tutto

 Piattaforma culturale

Come si valuta

Ci preme innanzitutto sottolineare come la valutazione sia parte integrante della programmazione: infatti se il controllo non è più preventivo( applicazione burocratica sequenziale della normativa , tipica di un apparato), allora non si può fare ameno di un controllo successivo che possa monitorare i percorsi e pesare i risultati (tipico di un servizio), attraverso rendiconti puntuali sull’ efficacia ( in riferimento agli obiettivi)e l’ efficienza (in rapporto ai processi).

La valutazione, quindi, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:

·      personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;

·      predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.

Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:

·      rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;

·      diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;

·      prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo.

Operativamente le procedure adottate nella scuola primaria e dell'infanzia differiscono; i docenti della scuola primaria, in sede di programmazione (durante gli incontri a classi parallele), prevedono e mettono a punto vere e proprie  prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:

·      in ingresso

·      in itinere

·      nel momento terminale

Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento.

Nel circolo verranno somministrate, nelle classi seconde e quarte,le prove Invalsi , i cui risultati determineranno momenti di discussione tra i docenti per rimpostare la programmazione

A partire da quest’anno le attività valutative dovranno  tenere in considerazione anche il “Portfolio delle competenzeâ€, all’interno del quale verranno raccolti materiali e documenti utili a descrivere le esperienze formative condotte da ciascun alunno. La struttura del portfolio non è avulsa dalla programmazione, ma è il frutto di un accurato approfondimento collegiale che ha tenuto conto delle competetene condivise a livello di circolo: competenza linguistica, competenza conoscitiva/comunicativa, competenza metodologica/operativa, competenza personale.                                     

Iniziative per garantire la continuità dei processi educativi

La legge di riforma della scuola ribadisce che la continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria.

La stessa struttura del Profilo educativo culturale e professionale allegato al Decreto n. 59  mette in evidenza il principio della continuità educativa; il profilo, riferendosi infatti allo studente che esce dal I ciclo di istruzione, non può essere artificiosamente “spezzato†in due profili separati (6/11 anni + 11/14 anni); quindi esso  conferma definitivamente l’ipotesi che la scuola di base debba avere un impianto unitario superando il salto culturale ed epistemologico che ancora oggi caratterizza il passaggio fra la “scuola elementare†e la “scuola mediaâ€.

Nel concreto questi sono gli strumenti che, nel corso degli anni, abbiamo ideato e messo a punto per realizzare la continuità:

·      l’osservazione in situazione: partecipazione degli insegnanti della scuola primaria ad attività svolte nella scuola dell'infanzia per una prima conoscenza degli alunni di 5 anni;

·      progetti specifici, programmati ad inizio d’anno, in cui i bimbi dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia incontrano quelli della scuola primaria, i cui alunni di quinta faranno loro da tutor

·      incontri periodici fra gli insegnanti: i docenti della scuola dell’infanzia e primaria del circolo si incontrano durante l’anno per confrontarsi su problemi di ordine didattico ed organizzativo. Nel nostro circolo le attività di aggiornamento sono sempre rivolte sia alle insegnanti della scuola dell'infanzia sia ai docenti della scuola primaria e su alcune tematiche anche ai docenti della scuola media;

·      periodicamente si svolgono incontri e riunioni tra insegnanti della scuola primaria e docenti delle scuole secondarie di 1°grado per confrontare i rispettivi programmi di lavoro e le prove di ingresso che la scuola media ha già sperimentato, oltre che per avviare una programmazione comune che garantisca continuità nel passaggio tra le elementari e le medie anche in relazione a quanto previsto dal PECUP.

·      La formazione delle classi iniziali

Nei plessi in cui funzionano più sezioni le classi iniziali vengono formate sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Circolo e si cerca di garantire attenzione ed imparzialità per la composizione equilibrata dei gruppi.

Iniziative per promuovere l'accoglienza

La scuola si impegna a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni.

In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi durante il mese di gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che hanno chiesto l'iscrizione in classe prima e a quelle dei bambini che accedono per la prima volta alla scuola dell'infanzia.

Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del piano dell’offerta formativa.

Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni, in ciascuna scuola dell'infanzia ed elementare si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di sezione o di classe .

.In tutte le scuole del circolo si presta molta attenzione all’accoglienza sia per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell'infanzia sia per coloro che iniziano la prima elementare.  Nei primi giorni di scuola le classi prime e le scuole dell’infanzia funzionano a orario ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti gli insegnanti della classe o della sezione. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove ed interagisce.

Per conoscere  l’ambiente della futura scuola primaria o secondaria sono previsti visite, scambi di materiali prodotti ed attività in comune tra insegnanti ed alunni delle “classi ponteâ€.

Particolare attenzione viene prestata all’inserimento dei bambini “anticipatari†nella scuola primaria.

Alle famiglie dei bambini che compiono i 6 anni dopo il 31 dicembre la scuola offre supporto e consulenza per consentire una scelta meditata e documentata.

Prima del periodo delle iscrizioni la scuola organizza un incontro di carattere generale nel corso del quale uno psicologo evolutivo incontra le famiglie e illustra i problemi connessi con il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.

Nella seconda metà dell’anno scolastico i bambini che sono stati iscritti come anticipatari alla scuola primaria vengono inseriti nei gruppi di lavoro dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

L’inserimento dei bambini di 3 anni nella scuola dell’infanzia si svolge attraverso i seguenti momenti:

·       dopo le iscrizioni nei diversi plessi viene fissato un calendario per consentire alle famiglie di visitare la Scuola;

·      tra aprile e maggio si svolge un incontro con le famiglie e le insegnanti alla presenza di una psicologa per affrontare insieme le problematiche relative all’inserimento;

·      nel mese di giugno viene fissato un giorno nel quale i bambini, insieme ai genitori, sono invitati a scuola per svolgere attività con i bambini dell’ultimo anno, o per partecipare a momenti di festa;

·      un ulteriore incontro – prima dell’inizio dell’anno scolastico - si svolge con le famiglie per la presentazione  delle attività didattiche della scuola dell’infanzia.

 

 

 

 

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